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Puntata del15/06/2021
ConduceMax Rigano
ArgomentiVantaggi fiscali dei prodotti assicurativi

I vantaggi fiscali dei prodotti assicurativi

Comprarti casa e accumulare danaro mentre spendi: il “progetto Bell’idea”

Francesco Belluscio me ne parla da anni. Un’idea semplice e di facile realizzazione. Deve essere questa la ragione per cui in tutte le banche in cui l’ha presentata, si è sempre sentito dire che il progetto era interessante, ma al singolo istituto di credito non interessava. In effetti portando molti vantaggi al cliente e non solo alla banca, in Italia un progetto del genere non può fiorire.

Entriamo nel merito

Nella puntata che ho pubblicato qui sotto, Francesco con la collega Emmanuelle Desmazure ha presentato il progetto in tutti i suoi passaggi.

In sintesi l’idea ricalca qualcosa di già visto e prontamente fatto sparire dagli schermi del credito nazionale. A inaugurare l’iniziativa è stata infatti l’Abbey National Bank tra fine secolo scorso e l’inizio del nuovo millennio.

Cosa prevede? In pratica prevede che sottoscrivendo un mutuo, sia possibile utilizzare una quota della rata, ovvero la quota capitale, separata dalla quota interessi, per investirla contestualmente al pagamento del mutuo, in un prodotto finanziario assicurativo. In modo specifico in un Piano individuale di Previdenza. In sostanza: ipotizzando di voler sottoscrivere un mutuo da 180.000 euro a 30 anni a tasso fisso; ipotizzando che la quota capitale nei 30 anni sia pari a una media di 500 Euro, decidiamo di investire quei 500 Euro mensili in un Pip. La restante parte della rata, pari a 700 Euro al mese, quindi i restanti 200 Euro, viene investita nella quota interessi.

Calcolato che per un mutuo da 180000 Euro una coppia (ipotizzando sia una coppia quella che acquista la casa) dovrà restituire 249.000 Euro dopo 30 anni, cosa potrebbe accadere se la quota capitale del mutuo fosse investita in un Pip?

Ebbene, dati alla mano, facendo versamenti mensili da 500 Euro al mese, con un rendimento ipotizzato al 4,5% (con un investimento diversificato a livello azionario con progressivi step di consolidamento) è previsto l’ammontare di un capitale complessivo finale di 450.000 Euro.

Dunque: mentre pago il mutuo che estinguerò dopo 30 anni restituendo 249.000 Euro, mi resteranno in tasca, sempre dopo lo stesso periodo, ovvero 30 anni, 200.000 Euro. Insomma: mentre spendo, guadagno.

Non solo: poiché con un Pip posso abbattere l’imponibile su cui ogni anno andrò a pagare le tasse, è calcolato un ulteriore risparmio di oltre 40.000 Euro.

Di più: avrò anche diritto di detrarre la somma versata annualmente in polizza per un ammontare del 19% pari dopo 30 anni a circa altri 30.000 Euro.

Quindi con un mutuo di questa natura, posso comprarmi una casa e risparmiare danaro, perché sommo ogni anno i miei 6000 Euro che si rivalutano; posso abbassare la cifra su cui pagare le tasse, e portare in detrazione dalle tasse un ulteriore 19% di quanto ho versato nel mio Piano Individuale di Previdenza.

Potrò così comprarmi la casa, restando sempre liquido, cioè avere sempre del danaro in cassa che potrò all’occorrenza utilizzare con riscatti parziali se necessari alle spese di casa. (pensate alla necessità di pagare l’università ai figli)
Pago meno tasse e incremento il mio salario medio mensile.

L’idea è così bella che l’hanno fatta sparire in un attimo. Se ci pensate però è proprio quello che dice Francesco Belluscio: uno strumento per garantire casa pensione e salute. Un mezzo per liberare il sistema sanitario di una parte dei suoi costi ( se ho più soldi posso rivolgermi al mercato sanitario privato) per sgravare l’Inps di una parte degli ammortizzatori sociali ( se dopo 18 o 20 anni mi licenziano e fino a quel punto ho pagato il mio mutuo, dispongo di un capitale a cui posso attingere per le istanze di prima necessità) e restare comunque sempre proprietario della mia casa. Significa meno welfare pubblico e più welfare privato. Significa liberare l’idea che sia sempre lo Stato a doversi occupare di noi, ma che si sia noi a occuparsi dello Stato, in un rovesciamento (culturale) delle parti.. Dove il welfare lo alimentiamo con il debito buono, lo stesso di cui parla Mario Draghi.

Scommettiamo che questo progetto non passa ancora per molto tempo, e che in molto meno tempo Draghi e il suo debito buono, vanno a casa?